Il progetto Trashflow nasce nell'anno 2006 dall'esigenza -sempre più manifesta- da parte degli Enti locali di smaltire correttamente gli strumenti informatici non funzionanti, cercando nel contempo di allontanare il più possibile nel tempo il momento in cui essi si trasformano formalmente in rifiuti.

Il Circondario Empolese Valdelsa e le undici Amministrazioni Comunali dell'area hanno quindi cercato di condividere un percorso logico articolato in passi, finalizzato a cercare in ogni modo un riuso dei beni prima di rassegnarsi a gettarli.

Il modello analizzato si basa sui seguenti principi:

  1. quello che non serve a me potrebbe servire ad altri;

  2. cose che singolarmente non hanno più valore, cumulativamente possono averlo;

  3. strumenti che non servono più, spesso sono fatti di componenti singolarmente utilizzabili;

  4. la PA deve dare il buon esempio nel corretto trattamento e smaltimento dei rifiuti, evitando gli sprechi;

Il progetto Trashflow cerca altresì di stimolare la creazione di impresa nell'ambito del riutilizzo degli strumenti informatici.

Il cuore del modello di Trashflow è un'applicazione web finalizzata a favorire l'incontro tra l'offerta di strumenti informatici inutilizzati e la domanda degli stessi. Nell'analisi di detta applicazione si è puntato alla creazione di un mercato:

  • virtuale - dove non esiste un magazzino di beni ed essi vengono scambiati solo in caso di trattativa condotta a buon fine

  • aperto - alla cooperazione di tutti i soggetti interessati e che potenzialmente possono interagire con il sistema (Enti, scuole, associazioni, Onlus, privati);

  • automatizzato – ove l'intervento da parte dell'amministratore fosse ridotto al minimo e l'interazione avvenisse direttamente tra la domanda e l'offerta di beni

Gli EELL dell' Empolese Valdelsa in più istituzionalizzano l'utilizzo del modello, favorendo tra loro la circolazione degli strumenti inutilizzati e consentendo al Circondario di effettuare operazioni tese al perseguimento degli obiettivi del progetto. Il Circondario promuove una convenzione con uno smaltitore autorizzato per il ritiro, il trattamento e lo smaltimento dei RAEE degli EELL.

Esso si concretizza nel seguente schema logico:

  • il soggetto che ha del materiale inutilizzato si registra sul portale e pubblica le schede sul mercato elettronico; esso si impegna a tenerle sempre aggiornate e a seguire il modello del trashflow

  • i beni saranno da quel momento visualizzabili da tutti gli altri soggetti della comunità, che in caso di interesse potranno direttamente ordinarli. L'ordine verrà direttamente recapitato a chi ha pubblicato la scheda dell'oggetto. I due soggetti in caso di accordo concludono tra loro la transazione con le modalità che ritengono più opportune

  • l'Amministratore potrà, dopo un periodo di tempo definito di presenza sul mercato, interagire cumulando i beni offerti del tentativo di realizzare dei “pacchetti” di prodotti potenzialmente appetibili ai broker o altri soggetti (attività opzionale su volontà dei cessionari)

  • l'Associazione Golem (LUG empolese) o altre Onlus analoghe potranno intervenire richiedendo beni per altre Onlus , dopo averli valorizzati attraverso le loro attività statutarie (progetto trashware per la diffusione del software libero)

  • trascorso improduttivamente un determinato periodo di pubblicazione sul mercato elettronico il cedente può disassemblarlo, assegnando alla scheda apposito status, pubblicando sul mercato i componenti che ritiene in qualche modo riutilizzabili e avviando il resto allo smaltimento

  • l'Amministratore potrà nuovamente intervenire cercando di alienare i beni ad associazioni che si occupano di trash-art o similari (attività opzionale su volontà dei cessionari)