Guida Linux: login e logoutEntrare nel sistemaNelle prime distribuzioni Linux utilizzava esclusivamente la modalita' carattere, possedeva cioe' una interfaccia di tipo testuale e non esistevano finestre ed icone. Non si poteva usare il mouse e tutto avveniva tramite l'uso di comandi dati alla tastiera. Successivamente venne adottato il sistema X-Windows e pian piano anche con Linux divenne possibile usare una interfaccia grafica. Attualmente le distribuzioni sono concepite in modo da proporre all'utente una interfaccia di tipo grafico a partire dal processo di installazione. Questo non e' vero per tutte le distribuzioni, in quanto alcune di queste, come ad esempio la Slackware, sono fedeli alla modalita' testuale. In ogni caso, indipendentemente dalla distribuzione usata, e' sempre possibile in qualsiasi istante aprire una sessione in modalita' carattere all'interno di una finestra oppure, se si preferisce, e' possibile passare dalla modalita' grafica alla modalita' testuale eliminando completamente la grafica. Prescindendo dal tipo di interfaccia usata, e' comunque sempre necessaria una fase di login per accedere al sistema ed una fase di logout per uscirne. E' possibile configurare il sistema in modo da consentire l'avvio in modalita' testuale oppure in modalita' grafica. Ipotizzando l'uso esclusivo della modalita' testuale, vediamo una sessione di login e di logout in un ipotetico sistema Linux:
Linux Mandrake release 8.0 (Traktopel) for i586 Questo e' quello che appare una volta avviato il sistema. Viene visualizzata la distribuzione e la versione di Linux usata, la versione del kernel e viene richiesto di effettuare il login. Effettuare il login in un sistema significa fornire le proprie credenzialita' di utente autorizzato ad accedervi. Occorrera' quindi digitare il proprio userid (fornito dall'amnministratore del sistema) che supponiamo sia 'pippo': Localhost login:pippo a questo punto il sistema chiedera' la password: password:_ Nel digitare la propria password si potra' notare che i caratteri digitati non appariranno a video (in gergo tecnico si dice che l'echo locale e' disabilitato). Cio' accade per motivi di sicurezza: con tale sistema un utente non autorizzato non potra' vedere la password che stiamo digitando. Qualora la password digitata non fosse corretta o l'userid digitato non esistesse, il sistema risponderebbe con un messaggio di errore e tornerebbe a richiedere l'immissione dell'userid e della password. Supponendo che l'utente misterX non sia un utente registrato nel sistema:
Localhost login:misterX Una volta ottenuto l'accesso al sistema, se non e' il primo collegamento assoluto, si otterra' una risposta simile:
Last login: Mon Sep 9 08.02.49 on tty1 Questo e' il prompt di Linux. Il prompt e' un messaggio che indica che il sistema e' in attesa di comandi da parte dell'utente. E' un po' come il messaggio convenzionale che si dice quando si risponde al telefono: 'pronto?' che significa appunto 'ok sono in ascolto chi parla?' (a questo punto chi ha chiamato se e' educato si presenta...ma questo e' un altro discorso ;o). Il prompt di Linux non e' sempre lo stesso per 2 motivi: primo perche' e' possibile cambiarlo a nostro piacimento e secondo perche' puo' terminare o con un carattere $ (dollaro) o con un carattere # (cancelletto) a seconda dell'utente che accede al sistema. Il carattere $ infatti identifica un utente comune, mentre il carattere # identifica l'utente root (o superuser), cioe' l'amministratore di sistema. Nell'esempio illustrato sopra, il sistema comunica all'utente la data e l'ora dell'ultimo collegamento effettuato (last login) ed il terminale dal quale e' stato fatto il collegamento. Il terminale e' in questo esempio tty1, dove tty sta per TeleTYpe, cioe' telescrivente, in quanto i primi terminali erano telescriventi appunto. E' chiaro che se il terminale e' sempre lo stesso (Linux utilizzato da un solo utente su un unico PC) questo messaggio e' irrilevante. La riga 'pippo@localhost pippo]$' significa: utente pippo, collegato alla macchina localhost all'interno della directory pippo. Ogni utente infatti ha una directory personale predefinita e normalmente non puo' accedere a directory esterne alla propria. Uscire dal sistemaEsistono 4 modi per effettuare il logout, cioe' per uscire dal sistema:
in realta' in un reale sistema multiutente un utente comune potrebbe utilizzare unicamente i primi due, in quanto la combinazione dei tasti CTRL ALT CANC od il comando shutdown riavviano il sistema completamente. Cio' che un utente deve fare e' uscire dal sistema non riavviarlo o chiuderlo! Infatti gli ultimi due comandi possono essere utilizzati unicamente dall'utente root. Qualora un utente comune digitasse il comando shutdown otterrebbe infatti un messaggio di errore dal sistema simile:
bash : shutdown : command not found in quanto il comando shutdown e' un comando riservato all'utente root e, come tale, contenuto all'interno di una directory non visibile agli utenti comuni.
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