Come prodotto di un lungo periodo di riflessione, un gruppo di appassionati di Arduino ha dato forma questa sera a un robottino che lasciato tutti sorpresi per la sua forma compatta. Dopo un primo momento di stupita ammirazione si è voluto dare un nome all’aggeggio. Per le sue dimensioni e per l'assonanza con Arduino, il nome è stato ricercato fra i nomi che finiscono in "ino". La scelta è stata Giovannino. Orgoglioso del suo nome Giovannino ha mosso per la prima volta le sue ruotine sul tavolo opportunamente istruito dai suoi costruttori. Come accade e a tutti coloro che per la prima volta muovono i primi passi nel mondo, anche Giovannino ha sbandato ora a destra ora a sinistra. Ma dopo quattro o cinque volte ha fatto la sua prima camminata diritta. Dopodiché Giovannino è stato coricato nella sua scatolina. La presentazione di lunedì scorso sulla rete di Giacomino ha suscitato molto interesse. Stasera molte persone sono venute a trovare il robottino. Con sguardo tenero hanno osservato i giri incerti che Giovannino ha fatto in una sorta di box per robottini ricavata da un case di un PC di era post Turingiana, probabilmente del periodo Centrino. Giovannino ben presto si è stancato ed ha esaurito le sue batterie. Gli ammiratori di Giovannino hanno dedotto che il robottino deve crescere ed acquisire maggiore consapevolezza di se. Per fare ciò è stato pensato un piano per dotare Giovannino di una serie di sensori che gli consentiranno di vedere intorno a lui e di muoversi con maggiore sicurezza. Le visite a Giovannino continuano. C’è interesse e curiosità intorno a lui e intorno ad Arduino, la scheda che è il cuoricino e il cervellino di Giovannino. Più di un visitatore si è mostrato molto interessato, in particolare l’attenzione si è soffermata sulla possibilità di comunicare da remoto con Giovannino, anzi con Arduino. Allora, Giulio ha spiegato come è possibile comunicare con Arduino utilizzando lo shield Ethernet e il relativo protocollo di comunicazione. Giovannino, al centro del tavolo ha ascoltato buono buono la spiegazione. Poi, quando l’attenzione si spostata verso di lui, con le sue batterie in piena carica, si messo a correre sul tavolo, facendo bella mostra di ciò che sa già fare. Viste le prestazioni di Giovannino con le batterie in piena carica, ci si è domandati se è possibile alimentare Giovannino in maniera da disporre di maggiore energia e potenza per i suoi motorini. Sono state fatte alcune ipotesi. Si è comunque osservato che la priorità maggiore adesso è insegnare a Giovannino a camminare dritto, insegnandogli a controllare la potenza dei suoi motori. Per questo Giovannino sarà dotato di appositi sensori.